La tua ditta è esperta nell’estrarre materiali da miniere di argilla, calcare, gesso, sabbia e ghiaia? Se hai intenzione di intraprendere un’attività di scavo nella tua zona (e altrove) potrebbe essere necessario stipulare una Fideiussione Assicurativa.
Secondo quanto indicato nel Rapporto annuale 2014 di Legambiente, sono circa 5.592 le cave operative in Italia. Le statistiche mostrano che un cittadino italiano consuma, in media, 432 chili di cemento, di cui ben 314 sono la media europea. La recessione non è riuscita a fermare questo settore, i profitti infatti sono senza dubbio importanti: un miliardo di euro di ricavi, 80 milioni di metri cubi di sabbia e ghiaia, 31,6 milioni di metri cubi di calcare e 8,6 milioni di metri cubi di pietre ornamentali estratte durante il 2012. Si può quindi intuire facilmente il gran numero di aziende coinvolte in questo business.
Perché mi serve una fideiussione assicurativa?
La fideiussione viene richiesta dall’ente pubblico di riferimento all’azienda ed è necessaria per ottenere il permesso di operare nell’area cava.
Essa serve anche a dimostrare la conformità alle disposizioni relative alla riqualificazione del sito e alla garanzia della quantità e qualità dei minerali da estrarre. Inoltre, l’azienda deve presentare la prova della sua idoneità di soddisfare i requisiti prescritti.
Le autorizzazioni sono concesse dalle Regioni, che dispongono di una propria legislazione in materia. La ristrutturazione della miniera invece deve attenersi alle norme imposte a livello UE. È importante non sottovalutare queste normative ambientali europee, in quanto un eventuale inadempimento potrebbe comportare problemi estremamente gravi per la tua società.
L’impresa che ha richiesto la licenza oltre alla fideiussione dev’essere in grado di presentare alcuni documenti:
- La dichiarazione di inizio lavori.
- Il documento di salute e sicurezza e deve inoltre rispettare le direttive ambientali europee di cui si è parlato più su.
L’amministrazione pubblica richiede poi una seconda fideiussione per assicurarsi la riparazione della cava in cui si effettuano le estrazioni, la polizza deve essere depositata presso la sede della Regione al momento della firma della concessione ed è valida per la stessa durata della concessione.
L’ente pubblico alla conclusione delle operazioni pretenderà il costo totale per i danni subiti se l’azienda non ottempera alle disposizioni emanate dall’Unione Europea in relazione alla conservazione e al miglioramento del territorio.
In conclusione, la Regione chiederà due fideiussioni. La prima sarà utile per ottenere la concessione necessaria per cominciare le operazioni di estrazione nella cava. La seconda finalizzata a garantire all’amministrazione pubblica la riqualificazione del luogo al termine dei lavori, evitando qualsiasi impatto negativo sull’ecosistema.
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